Paolo Cresci

Appassionato ricercatore e collezionista di documenti storici, ha realizzato diverse mostre personali di fotografia e sull’emigrazione.

Paolo Cresci (Scandicci 1943 – Signa 1997) ha svolto la sua attività professionale come fotografo scientifico presso l’Università di Firenze. Era un appassionato ricercatore e collezionista di documentazione sulla storia dell’emigrazione. Ha realizzato diverse mostre personali di fotografia e sull’emigrazione, partecipando alle più importanti rassegne di umorismo italiane ed estere e ottenendo vari riconoscimenti.
Negli anni Settanta, con il disegnatore Giuliano Rossetti, ideò il lavoro fotografico Interventi sulla città e con la disegnatrice Marilena Magnani, Folclore e ambiente.
Nel 1973 uscì il volumetto fotografico Umoristi a Bordighera; dal 1974 si interessò di ricerche di antropologia culturale legate al mondo dell’immagine. Diede alle stampe nello stesso anno l'Indagine sull'emigrazionin Garfagnana esposta in forma di mostra itinerante in diverse città italiane.
Nel 1980, in collaborazione con Luciano Guidobaldi pubblicò il volume Partono i Bastimenti, Mondadori Editore, Milano
Nel 1983 ottenne il Dattero d’Argento nel tema fisso al Salone Internazionale dell’Umorismo a Bordighera ed il premio Consiglio d’Europa.
Nel 1986 pubblicò Il pane dalle sette croste – cento anni di emigrazione, Maria Pacini Fazzi Editore, volume che comprendeva il materiale del suo ricchissimo archivio. Si interessò per anni ad una ricerca documentaristico – fotografica sulla terra, il mulino, il pane e l’amore, con documenti iconografici ed epistolari popolari dal titolo Il giocattolo d’amore. La mostra Io, l’albero nacque da una prima foto scattata nel 1972 e integrata negli anni successivi sugli aspetti antropomorfici delle piante; nel Novembre 1986 e Aprile 1987 è stata esposta a Città di Castello.
Nel luglio 1991, per il Circolo Culturale Garfagnana, allestì la mostra Viva l’America dove si mangia se si vanga – la Garfagnana e l’emigrazione, corredata da un piccolo catalogo.
Nel 1997 fu fra i curatori della mostra The World in my hand , sull’emigrazione italiana nel mondo tra il 1860 e il 1960, allestita a New York, sull’isola di Ellis Island, usando i documenti più significativi della sua raccolta.

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